emanuel dimas de melo pimenta
lucrezia de domizio durini
remember joseph beuys pescara
remember joseph beuys zurique
manifesto partitura
São Paulo . aerial sounds . low frequencies . night
New York . underground. high frequencies. day
|
Il concerto e il film CEJB sono state fatte
in risposta ad un caro invito di Lucrezia De Domizio Durini,
per integrare il grande evento Remember Joseph Beuys a
Pescara, Italia, nel 2014, come celebrazione del trentaseiesimo
anniversario della Discussione per la Fondazione per la Rinascita
dell'Agricoltura, da Joseph Beuys, nel 12 febbraio 1978, a Pescara
presso a la Borsa Merci di Pescara.
I concerti, eventi e conferenze - tutto è stato inizialmente
coinvolto in una domanda fondamentale: chi è Joseph Beuys?
- Da qui il titolo del concerto e del film (Chi è Joseph
Beuys? - CEJB ).
Ho iniziato a seguire il lavoro, pensiero e la vita di Beuys
dal 1979, quando il Maestro tedesco ha partecipato alla Biennale
di São Paulo. Vivevo in Brasile, sonno stato presente
in quella Biennale, e da allora ho sempre seguito i suoi passi.
Nel 1983 ho fatto un concerto a lui dedicato nel MIS Museo dell'Immagine
e del Suono di São Paulo, insieme a un lavoro dell'artista
Fernando Zarif. Nel 1985 John Cage mi ha invitato a lavorare
con lui e con Merce Cunningham - ed erano amici di Beuys. Nel
1990, ho conosciuto Lucrezia De Domizio Durini, a Milano, Italia,
che era una cara amica e collaboratrice di Beuys. Lucrezia divenne
immediatamente una mia cara amica. Avevo 33 anni. Lucrezia De
Domizio è stato responsabile della mia presenza in Italia.
E attraverso di lei sono diventato ancora più vicino a
Joseph Beuys.
Chi è Joseph Beuys?
Se guardiamo al lavoro e il pensiero di Beuys - anche quando
è immerso nella Natura - tutto sarà sempre intorno
al essere umano. Tutto il lavoro di Joseph Beuys è concentrato,
profondamente centrato sul l'Umanità - mitologia, sociologia,
scienza, o denaro... tutto in Beuys dice inevitabilmente della
Umanità.
Questo è Joseph Beuys.
E qual è il segno per eccellenza dell'umanità,
dell'essere umano? Cioè: qual è la cosa fisica
sulla Terra, che ci racconta in esclusiva su esseri umani? Se
citiamo linguaggio, per esempio, la risposta non è determinante.
Ci sono animali con i principi rudimentali di linguaggio. Lo
stesso accade con i suoni, che portano la musica. O manifestazioni
plastici - in altre dimensioni capita anche con altri esseri.
L'amore? Strumenti? Sarà lo stesso. Tutto ciò è
condiviso con altri esseri, in maggiore o minore densità.
Avventurosamente potremmo dire che la scienza, la filosofia e
l'arte, o la conoscenza umana, sono cose unicamente umane. Ma,
sono immateriale.
La domanda rimane: che cosa è sulla Terra, fisicamente,
che indica esclusivamente l'essere umano?
Una domanda per una risposta: la macchina.
Nessun altro essere abbia mai inventato qualcosa di simile a
una macchina.
Prendo la macchina nel suo senso più ampio.
Così, per il concerto, ho determinato due megacittà
nel mondo - due megacittà del nuovo mondo, in America:
São Paulo e New York.
A São Paulo salii all'ultimo piano di un edificio alto.
Da lì, un punto alto, ho registrato i suoni della città.
A New York City, mi tuffai nei suoi sotterranei e ho registrato
le sue viscere.
Poi ho lavorato questi suoni in base ad alcuni principi, che
istituisce uno schema logico di trasformazioni, di metamorfosi.
Così è nato il concerto CEJB.
Il funziona in un'ampia gamma di frequenze. E, il più
impressionante: quando prestiamo attenzione a questi suoni -
dalla parte superiore e del sottosuolo delle città, l'unica
cosa che sentiamo sono macchine.
Ascoltare la città è sentire la macchina, in tutte
sue manifestazioni.
E, differentemente di quello che credeva Lamettrie, non è
l'umano che diventa macchina, ma la macchina che rivela l'umano.
E la macchina si trasforma in circuiti elettrici.
Sarà macchina fino al momento in cui sarà in grado
di riprodursi. Così, la macchina - in tutte le sue dimensioni
- è una condizione pre-organica.
Il film è stato fatto sulla stessa base - immagini aeree
delle città e dei loro scuri tunnel sotterranei.
Emanuel Dimas de Melo Pimenta . 2014
|
|